Corrispondenza dall’interno

“Non ho frequentato le scuole superiori, ma il grande
spirito mi ha donato qualcosa che in nessuna scuola avrei mai potuto imparare:
il cuore e la volontà della conoscenza.

Spero che i nostri giovani continuino a ricercare la verità
che la strada regala a tutti quelli che, con sincerità, vi aspirino.

Molti uomini colti comprendono assai poco dell’opera del
grande spirito e dei suoi miracoli, eppure questa conoscenza è posseduta da
tanti uomini che non sono andati a scuola.

Io non ho frequentato le vostre scuole superiori.

Ho frequentato la migliore università che ci sia, quella che è ovunque la fuori.”

Tatanka Mani

(Bisonte che cammina)

Residenza e cittadinanza

Siamo Stanchi di Attendere che i nostri diritti siano riconosciuti, molti dei quali seppur sanciti sono di fatto negati.
Il diritto alla residenza è inalienabile e fondamentale in quanto costituisce la chiave di accesso a godere dei diritti di ogni cittadino: diritto alla sanità, diritto al lavoro, diritto a partecipare alla vita politica del nostro paese e moltissimi altri ancora. Tale diritto è oggi messo in discussione dal ddl 733 che attraverso due suoi articoli (artt. 42 e 50) condizionano l’iscrizione anagrafica al possedimento di un’abitazione in linea con i controlli sanitari ed alla disponibilità di un domicilio. Com’è logico, il nostro domicilio è la nostra città, Torino, molti di noi dispongono di una residenza fittizia che ci permette di godere dei diritti di cittadinanza nonché
di misure assistenziali seppur spesso insufficienti e pertanto da potenziare.

Torino e le politiche per la casa

A Torino, nella nostra città, le politiche per la casa stanno prendendo forma mediante progetti di housing sociale che costituiscono una valida alternativa alla soluzione dei problemi abitativi ma che rischiano di non essere accessibili a chi si trova in una condizione economica disagiata. Ferma restando la necessità del loro superamento, i cosiddetti dormitori, sono oggi ancora essenziali e permangono tra i pochi rimedi attuati in grado di soddisfare la mancanza di un’abitazione.

STANCHI DI ASPETTARE

Mi sono talmente stancato di aspettare ogni cosa che ho bisogno di URLARLO.

Ho bisogno di dirlo al mondo intero:

BASTA E’ ORA DI FINIRLA.

Non è pensabile abituarsi a certi disagi perché alla fine il disagio finisce per diventare un abitudine. Io sono un ospite dei dormitori della città di Torino, al momento non ho altra soluzione sebbene sia mia ferma intenzione allontanarmi al più presto da queste strutture. Sarà anche vero che, almeno in parte, questa situazione è stata causata da miei errori, però mi resta ancora una dignità da difendere, i miei diritti di cittadino, nato a Torino, città che adoro e nella quale vorrei vivere in modo decoroso.